martedì 29 giugno 2010

Allattamento al seno: una danza a 2!




Clelia Sabino è un'Infermiera Professionale che dal 1992 presta servizio presso un'unità di Tin (Terapia Intensiva Neonatale) di terzo livello di Roma dove si occupa anche, come una delle referenti, di promozione dell'allattamento al seno (dal 2003 è diventata referente e formatrice di corsi).

Clelia ha scritto questo bellissimo articolo sull'allattamento materno che voglio condividere con voi.

L'allattamento al seno è un modo naturale e fisiologico di nutrire sia neonati che bambini piccoli e il latte umano è latte prodotto in modo specifico per il piccolo dell'uomo.

Ogni mammifero produce un latte particolare, con composizione diversa, in base alle esigenze di crescita e di sviluppo della propria specie ad es. animali che vivono in ambienti molto freddi avranno un latte ad alto tenore di grassi (come quello delle balene che è simile ad una crema), altri mammiferi per esempio nascondono la propria prole nelle tane da cui si allontanano per diverse ore alla ricerca del cibo, il loro latte quindi deve lasciare il cucciolo sazio per molto tempo.

Il cucciolo dell’uomo è così immaturo da avere un bisogno estremo e prolungato di accudimento materno: infatti ha bisogno di essere tenuto in braccio e coccolato al fine di favorire un sano sviluppo psico-fisico.

Il segreto per un buon allattamento è di attaccare il bambino al seno in modo corretto. Un bambino che viene attaccato bene alla mammella riesce a ricevere bene il latte. Un bambino che è attaccato male alla mammella trova difficoltà a ricevere il latte, specialmente se la produzione è bassa. Inoltre, quando il bambino viene attaccato male può causare dolori ai capezzoli. Se non riceve bene il latte, di solito sta al seno a lungo, con la conseguenza che il dolore della mamma aumenta. >>

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